Morire dopo morso di serpente, quanto tempo ci vuole ?

Morire dopo morso di serpente, quanto tempo ci vuole ?

Eccola la bella stagione! Le lunghe ed assolate giornate: è tempo di stare all’aria aperta e fare belle passeggiate, ma attenti all’erba alta e a dove mettete i pied,i perchè potreste fare incontri molto pericolosi!
Hai mai pensato a cosa faresti se fossi morso da un serpente velenoso?

Sebbene sia una situazione che nessuno vorrebbe affrontare, è fondamentale sapere come agire per aumentare le possibilità di sopravvivenza.

In questo articolo, esploreremo i diversi tipi di serpenti velenosi e i loro morsi letali.

Ti forniremo preziose informazioni sui tempi di sopravvivenza e condivideremo alcuni consigli pratici su come gestire questa emergenza in modo sicuro ed efficace.

Se sei curioso di scoprire cosa fare nel caso ti trovi faccia a faccia con uno dei più spaventosi predatori della natura, continua a leggere! Preparati ad approfondire il mondo dei serpenti velenosi e ad acquisire conoscenze vitali per proteggerti te stesso e coloro che ami.

Scopriamo quali sono i 5 serpenti più velenosi e pericolosi che vivono in Italia.

In Italia ci sono più di 20 specie di serpenti, ma solo 5 di loro possono rappresentare un rischio per le persone. Parliamo delle vipere, animali che vivono nel nostro territorio e che possono causare gravi danni al veleno. Scopriamo di più su queste creature e cosa fare in caso si sia punti da una di esse.

E’ importante saper distinguere il tipo di serpente per poter agire nel migliore dei modi!

Nel nostro Paese ci sono cinque specie di vipere: la comune, l’Orsini, il Marasso, la vipera dal Corno e quella di Walser che alcuni considerano come una specie a parte. In estate è possibile essere morso da uno di questi serpenti, ma non tutti i morsi portano avvelenamento poiché in più della metà dei casi il veleno non viene iniettato.

La Vipera comune è la specie di vipera più diffusa in tutto il territorio nazionale, ad esclusione della Sardegna, dove non sono presenti. Abbiamo anche altre speci con distribuzione molto localizzata alle regioni alpine centro-orientali, come Marasso, Vipera Walser e altre a piccole porzioni del Centro Appennino. Ora cerchiamo di capire meglio come sono fatte, dove vivono e come possono rappresentare un pericolo.

La vipera comune

La Vipera aspis è una specie velenosa molto diffusa in Italia. Si tratta di una vipera comune.

La Vipera aspis, una delle specie velenose più diffuse in Italia.

La Vipera Aspide è la specie più diffusa in Italia. Si può trovare in tutta la penisola, compresa buona parte della Sicilia e cerca luoghi come prati, boschi e zone rocciose e soleggiate che vanno dalla pianura fino alla montagna alta. Di solito, tende a stare lontano dai centri abitati.

La colorazione di questo serpente è grigiastra o bruna, con un disegno nero a zig-zag sulla regione dorsale. In alcune parti delle Alpi e non solo, la percentuale di vipere completamente nere (melaniche) può raggiungere fino al 50%.

Il morso di una Vipera Aspide può causare danni sia locali che generali. Nella zona interessata si avvertirà dolore, insieme ad arrossamento e gonfiore. Inoltre, i veleni prodotti dalla ghiandola posta tra le labbra e l’occhio possono causare nausea, vomito ed ipotensione.

Entro 12 ore la zona colpita può ingrossarsi e dilatarsi, con possibili alterazioni della coagulazione del sangue, trombosi e danni al sistema nervoso.

Il marasso

Una delle vipere più comuni che si trovano in Italia è il marasso (Vipera berus). Questo serpente si trova nell’arco alpino, ad altitudini variabili dai 1000 ai 2500 metri. La sua forma è molto simile alla vipera comune, ma ama anche ambienti umidi. Il corpo tozzo e corto (in media 60/70 cm), con pupille verticali e un capo triangolare appuntito ricoperto di tante piccole squame, sono la caratteristiche che lo rende facilmente distinguibile dai serpenti innocui.

Il morso è doloroso, ma fortunatamente non letale per gli adulti in buone condizioni. Tuttavia, le persone anziane, i bambini e quelle già debilitate devono essere particolarmente caute. Se morsi, è necessario rivolgersi immediatamente a un medico.

La Vipera dei Walse

La Vipera Walser (Vipera walser) si trova in un’area specifica delle Alpi Occidentali, nei dintorni di Biella e dell’alta Valsesia. In passato veniva considerata come sottospecie della Vipera Berus, condividendo con lei molte caratteristiche, ma uno studio basato sul DNA ha dimostrato che è piuttosto vicina alla Vipera Orsini come specie distinta.

Nota per la presenza del veleno, anche se attualmente non si conosce bene il suo potenziale letale nei confronti dell’uomo. Sono stati segnalati casi di morsi che hanno portato a conseguenze simili a quelle di altre specie, per questo motivo è importante consultare un medico nel caso in cui si sia vittima di un morso di vipera.

Considerando la descrizione recente e l’areale limitato della specie, è probabile che sia gravemente a rischio di estinzione. Di conseguenza, è stata proposta per l’inserimento nella Lista Rossa IUCN come specie a rischio.

La Vipera di Orsini

La Vipera dell’Orsini (Vipera ursinii) è presente nella penisola italiana solo in alcune aree, tra cui Monti Reatini, Monti della Laga, Montagne della Duchessa, Velino, Gran Sasso, Majella e parte del Parco Nazionale d’Abruzzo. Le popolazioni disperse si trovano da 1350 a 2300 metri di quota.

L’Orsini è un serpente abbastanza piccolo (non più lungo di 50 cm), a carattere dolce e generalmente non pericoloso. Le sue zanne sono molto piccole e il suo veleno può provocare solitamente danni lievi. Se morsi, è consigliato ricorrere alle cure mediche. Inoltre, è una delle specie europee maggiormente a rischio di estinzione ed inserita nella categoria Vulnerabile della IUCN.

Il motivo per cui questa vipera è così unica è il suo “corno” posizionato sulla parte anteriore del muso. La sua tossicità la rende uno dei serpenti più pericolosi d’Europa, ma grazie alla sua natura schiva e timida, di solito non attacca l’uomo.

QUANTO TEMPO CI VUOLE PRIMA CHE IL VELENO FACCIA EFFETTO?

Una delle prime domande che sorgono quando si affronta un morso di serpente è: “Quanto tempo ho prima che la situazione diventi pericolosa?”. La verità è che la tempistica può variare significativamente a seconda del tipo di serpente, della quantità di veleno iniettato e delle caratteristiche individuali della persona morse. In generale, tuttavia, i sintomi di un morso di serpente possono svilupparsi rapidamente.

I Primi Minuti

Immediatamente dopo un morso di serpente, la prima cosa da fare è rimanere calmi. L’ansia e il panico possono accelerare la diffusione del veleno nel corpo. Cerca di identificare il serpente, se possibile, senza metterti in ulteriori pericoli. Chiedi aiuto immediatamente e cerca di raggiungere l’assistenza medica più vicina.

Le Prime Ore

Durante le prime ore successive al morso di serpente, è fondamentale cercare cure mediche specializzate. Anche se i sintomi potrebbero non essere ancora evidenti, l’organismo può reagire in modo imprevedibile al veleno del serpente. Non tentare mai di aspirare il veleno con la bocca o di inciderlo con un coltello, poiché queste pratiche possono causare danni ancora più gravi.

Le Prime 24 Ore

Nelle prime 24 ore, i sintomi del morso di serpente possono diventare più evidenti. Questi possono includere gonfiore, dolore, ecchimosi, nausea, vomito, sudorazione e difficoltà respiratorie. È essenziale che tu sia già in un ambiente ospedaliero a questo punto, dove sarai sottoposto a trattamenti specifici.

Prevenire i Pericoli

Oltre a conoscere il tempo critico per cercare cure mediche, è altrettanto importante essere consapevoli delle misure preventive per evitare i pericoli associati ai serpenti. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  1. Informazione: Acquisisci conoscenze sulle specie di serpenti presenti nella tua zona. Conosci i loro habitat preferiti, i loro comportamenti e le loro abitudini.
  2. Evitare gli incontri: Se sei in un’area nota per la presenza di serpenti, cerca di evitare zone con erba alta, rocce o cumuli di legna, che potrebbero essere rifugi per i serpenti.
  3. Vestizione appropriata: Quando ti trovi in aree a rischio, indossa stivali alti, pantaloni lunghi e, se necessario, guanti protettivi. In questo modo ridurrai le probabilità di un morso penetrante.
  4. Uso di torce: Se cammini all’aperto di notte, porta con te una torcia elettrica potente per illuminare il terreno davanti a te.
  5. Attenzione e rispetto: Rispetta gli animali selvatici e non disturbare serpenti o i loro nascondigli. Non tentare mai di maneggiare o catturare un serpente a meno che tu non sia un esperto.

Il tempo è un fattore cruciale dopo un morso di serpente. Sebbene la tempistica possa variare, è fondamentale cercare immediatamente assistenza medica qualificata per ridurre il rischio di complicanze gravi. Ricorda sempre di rimanere calmo, chiedere aiuto e adottare misure preventive per evitare gli incontri con i serpenti. La consapevolezza e la prontezza possono fare la differenza! Non sottovalutare il pericolo, e soprattutto anche se non sei sicuro di essere stato morso da un serpente realmente velenoso, recati immediatamente in un centro medico, anche una farmacia per ricevere le prime cure.

COSA FARE SE SI VIENE MORSI

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