Crisi di governo: quanto tempo ci vuole?
L’attualità politica con l’uscita della Lega dal patto di governo con i 5 Stelle, proietta il nostro paese in una crisi che potrà risolversi solo a seguito di nuove elezioni politiche nel 2019.
Crisi di governo, quanto tempo ci vorrà per arrivare alle elezioni politiche 2019?
Per giungere alle elezioni ci sono alcune tappe che devono realizzarsi. Il calendario della crisi di governo dovrà essere stabilito nella riunione dei capogruppo di Palazzo Madama, a ridosso di Ferragosto 2019.
Il voto di sfiducia potrebbe realizzarsi intorno al 20 agosto.
Dopo il voto, se non ci saranno clamorosi colpi di scena, il Presidente della Repubblica, dovrà verificare attraverso le consultazioni se esiste una nuova maggioranza.
L’alternativa è un governo tecnico con lo scopo di varare la legge di Bilancio entro dicembre 2019.
A tale scopo dovrà proporre una figura tecnica, che dovrebbe comunque trovare la fiducia del Parlamento.
Solo dopo il fallimento di questi tentativi, Mattarella potrà sciogliere le Camere, approssimatamene tra il 25 ed il 28 di agosto.
Una volta sciolto il Parlamento si dovrà votare massimo tra 70 giorni e non prima di 45 giorni, anche per consentire il voto agli italiani che vivono all’estero.
Solitamente si vota nel fine settimana, la domenica.
Dati i tempi tecnici sopra elencati, guardando il calendario di Ottobre e Novembre, le elezioni dovrebbero espletarsi tra il 20 Ottobre ed il 3 Novembre 2019.
Quando si voterà?
La data delle elezioni Politiche 2019 dipende quindi da quella dello scioglimento delle Camere:
Se si scioglieranno prima di Ferragosto, si voterà la seconda domenica di ottobre (improbabile).
Se si scioglieranno tra il 20 ed il 22 di agosto, si andrà al voto il 20 ottobre (probabile).
Se per alcune ragioni, il voto dovesse slittare per fine agosto, inizio settembre, si andrà a votare il 3 di novembre.
Tutto dipende dalla data del decreto di scioglimento del Presidente della Repubblica, che a questo punto diventerà protagonista della scena politica.
Intanto prepariamoci ad essere ubriacati di polemiche, Tweet, slogan ed accuse reciproche tra i contendenti, che avranno come unico effetto quello di aumentare l’astensionismo dei cittadini disgustati.